AAT grasso addominale nella composizione corporea e dieta
AAT Addominal Adipose Tissue o grasso addominale è un parametro della composizione corporea utile nella dieta coerente con la terapia. La composizione corporea può essere valutata con precisione tramite la diagnostica bioimpedenziometrica che costituisce la strumentazione di riferimento per la dieta. L’esame della composizione corporea è veloce, privo di effetti collaterali e ben accetto dai pazienti. I dati riguardanti la composizione corporea sono basilari per la comprensione della situazione clinica del soggetto esaminato e impostare di conseguenza la sua sequenza di cibo corretta. Il parametro AAT Addominal Adipose Tissue grasso addominale rappresenta l’area totale di grasso addominale misurata in cm2. Il dato include sia il grasso viscerale sia il grasso sottocutaneo dell’area addominale. Tale parametro bioimpedenziometrica è prognostico di salute, antiaging o di malattie. L’ AAT Addominal Adipose Tissue grasso addominale ha negli uomini un range fisiologico tra 21 e 560 cm2. Nelle donne i valori normali sono allocati tra 30 e 460 cm2.
L’AT Adipose Tissue o grasso addominale è formato da cellule specifiche denominate adipociti. Il grasso addominale è suddiviso in tessuto adiposo bianco, WAT White Adipose Tissue e tessuto adiposo bruno, BAT Brown Adipose Tissue, tessuti di differenti caratteristiche morfologiche e funzionali. Il tessuto adiposo rappresenta il sito primario di accumulo di trigliceridi. Il tessuto adiposo bianco è però la sede primaria nello stoccaggio energetico. Il tessuto adiposo bruno svolge invece un importante ruolo nella produzione di calore. Oltre che da adipociti il tessuto adiposo è a composto connettivo, minerali, vasi e dalle adipochine. Il tessuto adiposo è un organo endocrino con elevata attività metabolica e funzione di riserva energetica. Gli adipociti producono molti ormoni che agiscono la regolazione dell’energia disponibile, introitata e in stoccaggio. Le adipochine o molecole della comunicazione di provenienza adiposa sono coinvolte in molteplici retroazioni incluse quelle culminanti in patologia. La funzione della regolazione del tessuto adiposo è ampissima e coinvolge aspetti applicativi e specializzati. Essa è veicolata da mediatori della comunicazione quali enzimi ormoni citokine e altre molecole similari. Queste molecole sono responsabili di fini feed back.
La fisiologia vuole precise proporzioni tra peso corporale e tessuto adiposo e particolari rapporti tra BAT Brown Adipose Tissue e WAT White Adipose Tissue. In patologia l’aumento di stoccaggio oltre soglia compromette morfologia e funzione. Aumenta maggiormente Il grasso bianco WAT White Adipose Tissue e l’area di stoccaggio tende a coinvolgere addome e visceri. Si osserva contestualmente anche l’aumento di aree di stoccaggio non consueta come muscoli e fegato. L’area di tessuto adiposo addominale diviene pertanto indicativo del livello di organizzazione del tessuto addominale stesso. Valori fuori range di tale parametro bioimpedenziometrico sono utili per inquadrare la situazione fisica ed emozionale del paziente e sopratutto monitorare nel tempo l’andamento. La misurazione del grasso addominale è rilevante quando si vede per parametrare l’impegno ed è essenziale per riconoscere una condizione prima che sia visivamente manifesta. Aumenti fuori soglia del AAT Addominal Adipose Tissue costiuiscono fattore di rischio per:
- diabete
- malattia cardiovascolari
- ipertenisone
- dislipidemia
- infiammazione croniche
- malattie degenerative
- neoplasie
- mortalità
La rilevazione strumentale dell’AAT Addominal Adipose Tissue grasso addominale è importante per valutare come nutrire il paziente e per la prescrizione terapia. Il volume del tessuto adiposo addominale è fondamentale per la diagnosi e per monitorare un andamento nel tempo. Malattie, abitudini alimentari, endocrino, metabolismo e stress sono interferenti con il valore di questo dato. La terapia oltre il trattamento delle patologie e dei fattori interferenti, prevede la correzione dello stile di vita, la verifica dell’introito nutrizionale, la supplementazione delle carenze, il suo corretto ordine nel tempo, la qualificazione degli alimenti tramite PRAL e carico glicemico. Tale trattamento è idoneo per molti disturbi oltre che funzionale alla conservazione della salute.
La dieta coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria e la acidificazione associata a molte patologie. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una dieta coerente con il trattamento si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La dieta coerente è anche uno strumento di prevenzione importante per molte malattie. Cibo e cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite dieta è integrativo e non sostitutivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso Ordine dei Medici, assicurandosi che operi le scelte in terapia tramite l’ analisi della composizione corporea. Il trattamento in dieta del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello